Riflettevo su tutte quelle volte in cui mi capita di ascoltare le persone raccontarmi dei propri limiti, delle proprie paure ed ansie. Sono ad un passo per raggiungere ciò per cui hanno lavorato, investito sentimenti ed invece li vedo bloccarsi in prossimità del traguardo per paura di non farcela o per l’ansia di rimanere delusi. Altri, li vedo spronarsi senza pace per intraprendere quanti più percorsi e faticare per finirne uno; altri ancora, non finiscono mai di mettersi in gioco correndo in apnea per portare a casa quanti più trofei e mai che si fermassero un attimo a prendere fiato, a congratularsi per quanto fatto e prendersi finalmente il tempo per respirare.
Ogni giorno ci affanniamo per mostrarci in un certo modo, parlare in un certo modo, comportarci in un certo modo con lo scopo di compiacere, di essere ricambiati ed accolti.
Nel caos di questo conformismo che ci vuole perfetti, adattati o ribelli, in carriera o spiriti liberi, con la coda o le orecchie da elfo (si, perché come altro dovremmo essere rispetto a ciò che già siamo?) perdiamo la specificità del singolo: soddisfiamo il nostro bisogno di appartenenza omologandoci per paura di essere giudicati o lasciati soli o per qualsiasi altro motivo che ti spinge a reprimere il tuo Io per l’altro. Beh, c’è solo una persona che può giudicare il tuo vissuto, il tuo pensiero e il tuo sentito, la stessa persona che ogni giorno sa bene cosa significa percorrere quel cammino perché indossa le tue stesse scarpe: sei tu.
E sei sempre tu che puoi boicottare i limiti che bloccano la tua via.
Come?
Dandoti il permesso.
Quelli che in termini clinici vengono considerati come dogmi autentici ed innati che hanno perso di autorevolezza nel dialogo interno a causa delle intemperie alle quali sei stato esposto.
Tu puoi essere importante, puoi amare, puoi fidarti dell’altro, puoi sentire e quindi puoi esprimere ciò che senti, dalla gioia alla rabbia, puoi esplorare il mondo e le tue capacità scoprendo le tue attitudini, puoi riuscire anche sbagliando, puoi essere te stesso.
Puoi esistere, qui, così come sei tu.
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